Biografia
“Grande è la fortuna di colui che possiede una buona bottiglia, un buon libro, un buon amico”. (Molière)
Inserisco questa breve “Ouverture” alla biografia per comunicare che, al di là della metafora e della sineddoche contenute, questa frase di Molière mi si addice particolarmente in questo periodo della mia vita, in cui ho voglia di fare anche altre cose, di dedicarmi maggiormente ai tanti altri interessi che ho sempre avuto oltre alla musica e che sono legati in particolare alla natura, allo sport, alla solidarietà e da qualche anno ai progetti culturali e sociali europei.
“Work for a cause not for an applause”, questo sono sempre stato e continuo ad essere, quindi benvenga tutto quanto è costruttivo, utile, sano e, aggiungo, essenziale, nell’ottica di fare meglio che si può, con quel che si ha, nel posto in cui si è, dando alle persone anche più di quanto si aspettano, incondizionatamente e con semplicità.
Non si offenda quindi qualcuno se uno spirito libero e un “non appartenente” come me considera le piccole cose infinitamente più grandi e dà priorità ad un albero, ad un’arnia, ad una fattoria bio, ad un giro in bici e specialmente...
ai buoni amici, ai buoni libri, alle buone bottiglie…
- biografia attuale e per la stampa -
È uno di quei direttori appartati e lontani dallo stereotipo dell’artista giramondo ma è anche uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato a dirigere orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l'Orchestra e Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice di Venezia. Ospite regolare delle principali società concertistiche e dei maggiori festival di musica sinfonica, antica e contemporanea - quali l'Accademia Chigiana di Siena, la Biennale di Venezia, MiTo Settembre Musica, la Sagra Musicale Umbra -, tra le sue molteplici esperienze ha avuto modo di lavorare a fianco di musicisti quali C. Abbado, L. Berio, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, P. Maag, L. Maazel, M. Nyman, A. Pärt, G. Prêtre, M. Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate.
Indicato dal M° Giulini come un direttore "di nobile ed elegante semplicità", eclettico, anticonvenzionale, sportivo e anti-social media, ha scelto di seguire le proprie passioni anziché una carriera obbligata, selezionando sia il repertorio che l'attività concertistica e quella musicale in genere.
Pur prediligendo l’Italia, ha diretto anche in diversi teatri e sale da concerto d’Europa e Sud America, spaziando ponderatamente dalle Ouverture di J.S. Bach a Rendering di L. Berio, dagli Oratori di Händel a diverse Opere di Mozart, Gluck, Rossini e qualche Verdi. Primo direttore ospite al Teatro Lirico di Cagliari, al Teatr Wielki di Poznàn, direttore stabile dell'Orchestra Sinfonica di Savona e di Voxonus, ha diretto quasi tutte le principali orchestre italiane e alcune straniere, collaborando con molti solisti quali R. Baborák, A. Ballista, P. Berman, R. Brautigam, R. Buchbinder, M. Campanella, B. Canino, A. Carbonare, G. Carmignola, G. Cassone, C. Colombara, R. Cominati, A. Dell’Oste, P. De Maria, B. De Simone, E. Dindo, M. Fröst, A. Lucchesini, B. Lupo, S. Mingardo, D. Nordio, M. Pletnev, G. Sollima e tanti altri, e si è dedicato per molti anni - fino alla chiusura nel 2009 - all'Athestis Chorus & Academia de li Musici, complesso professionale di coro e orchestra con strumenti d'epoca.
Allievo a Vienna di Karl Österreicher per la direzione d'orchestra e di Jurgen Jürgens per la direzione di coro e in seguito suo assistente, si è perfezionato, tra gli altri, con J. E. Gardiner e F. Leitner. Studioso della musicologia e della prassi esecutiva, forte conoscitore della tradizione vocale italiana e della scuola sinfonica tedesca, con una costante passione per il coro e il repertorio sinfonico-corale, è stato il più giovane maestro del Coro dell'Accademia Nazionale di S.Cecilia di Roma (2000-2002) e ha diretto molte altre formazioni corali tra i quali il World Youth Choir (2005 e 2016), l'Estonian Philarmonic Chamber Choir, l’Estonian National Male Choir, il Coro Giovanile Italiano, il Coro FVG, Le Choeur National des Jeunes e i cori di diversi Enti Lirici in produzioni operistiche e lirico-sinfoniche.
È stato membro del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro, della Commissione artistica di Feniarco e di ECA-Europa Cantat e ha registrato per la RAI e le radiotelevisioni argentina, austriaca, belga, brasiliana, estone, francese, olandese, polacca, tedesca e molte altre. Ha inciso per Amadeus, Chandos Records, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin.
- biografia più dettagliata e precedente -
Considerato dai critici di settore come “uno dei più innovativi e interessanti direttori della nuova scuola italiana”, sia nel repertorio operistico che in quello sinfonico-corale e barocco, Filippo Maria Bressan è uno dei pochi direttori italiani ad essere invitato regolarmente a dirigere e collaborare con orchestre e compagini di massimo prestigio, quali l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice di Venezia, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino. Indicato dal M° Giulini come un direttore "di nobile ed elegante semplicità", eclettico, riservato, anti-convenzionale, sportivo, ha scelto di seguire le proprie passioni e di lavorare principalmente in Italia.
Ha tuttavia diretto anche in molti teatri e sale da concerto d’Europa e del Sud America ed è ospite regolare delle principali società concertistiche e dei maggiori festival italiani di musica sinfonica, antica e contemporanea (Accademia Chigiana di Siena, Biennale di Venezia, Festival Monteverdi di Cremona, MiTo Settembre Musica, Sagra Musicale Umbra e molti altri). Tra le molte e diverse esperienze, ha lavorato a fianco di C. Abbado, F. Brüggen, M.W. Chung, C.M. Giulini, E. Inbal, N. Järvi, P. Maag, L. Maazel, G. Prêtre, M. Rostropovich, G. Sinopoli, J. Tate, e con L. Berio, G. Bonato, N. Campogrande, M. Nyman, A. Pärt, R. Vlad.
È stato direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica di Savona, direttore musicale dell'Orchestra Jupiter, primo direttore ospite al Teatr Wielki di Poznan, al Teatro Lirico di Cagliari, all’Orchestra Filarmonica di Torino, direttore principale dell’Academia de li Musici e attualmente di Voxonus. Ha fondato, e vi si è dedicato per quasi vent’anni, Athestis Chorus&Orchestra - complesso barocco con strumenti d’epoca - con il quale è divenuto uno dei protagonisti della rivalutazione e del rinnovo del repertorio barocco e corale-sinfonico, fino alla chiusura nel 2009. Inoltre, dal 2000 al 2002 è stato invitato a ricoprire l'incarico di Maestro del Coro dell’Accademia Nazionale di S.Cecilia a Roma - il più giovane direttore stabile nei 500 anni e più di storia del coro - posizione che non vorrà più ricoprire in altri Enti Lirici.
Ha diretto quasi tutte le principali orchestre italiane, con un ampio ma selezionato repertorio che spazia dalle Ouverture di J.S. Bach a Rendering di L. Berio, collaborando con solisti quali G. Andaloro, R. Baborák, A. Ballista, P. Berman, R. Brautigam, R. Buchbinder, M. Campanella, B. Canino, A. Carbonare, G. Carmignola, G. Cassone, C. Colombara, R. Cominati, P. De Maria, B. De Simone, E. Dindo, M. Fröst, A. Lucchesini, B. Lupo, S. Mingardo, D. Nordio, M. Pletnev, G. Pretto, R. Prosseda, C. Sampson, G. Sollima e molti altri.
Anche il repertorio operistico è molto vasto: da Paride ed Elena di C.W. Gluck diretto a Pisa, all’Opéra Royal de Wallonie-Liége e in altri Teatri, a Nabucco di Verdi diretto al Teatr Wielki di Poznàn; da Alcina di Händel diretta al Teatro Verdi di Trieste a Semiramide di Rossini diretta nei Teatri di Pisa, Livorno; da Don Giovanni di Mozart diretto al Teatro Filarmonico di Verona e in altri Teatri, al Don Carlo di Verdi diretto al Politeama di Lecce, e poi La Cecchina di Piccinni, Il Filosofo di campagna di Galuppi per il PiccoloFestival, oltre a opere inedite come Doña Flor di Van Westerhout diretta a Bari, Ifigenia in Tauride di Galuppi diretta a Venezia, Il mondo della luna di Paisiello diretta a Trieste, così come Orfeo ed Euridice di Gluck.
Un capitolo importante è quello della coralità, che da sempre lo appassiona e con il quale ha mantenuto un legame costante, dirigendo complessi prestigiosi come l'Estonian Philarmonic Chamber Choir, l’Estonian National Male Choir, il World Youth Choir (nel 2005 e nel 2016), il Coro Giovanile Italiano (dal 2003 al 2005), il Coro FVG, Le Choeur National des Jeunes (dal 2014 al 2017 e vincitore del Grand Prix di Tours nel 2016), il Coro del Teatro di Poznàn, del Teatro La Fenice di Venezia, del Teatro Carlo Felice e di altri Teatri - in produzioni sinfoniche o operistiche - e collaborando in diversi progetti per conto di Feniarco, A Coeur joie, ECA-Europa Cantat, IFCM.
Pianista di formazione, direttore di vocazione e di studi, è stato allievo a Vienna di Karl Österreicher per la direzione d'orchestra e di Jurgen Jürgens per la direzione di coro, diventando poi il suo assistente. Perfezionatosi, tra gli altri, con J.E. Gardiner e F. Leitner, ha studiato anche canto e composizione. Studioso della musicologia e della prassi esecutiva, Bressan rappresenta una sintesi molto efficace ed oggi assai rara di profonda conoscenza della tradizione vocale italiana e della grande scuola sinfonica tedesca. Questa doppia discendenza, l’esperienza maturata nei diversi ambiti e una sensibilità particolarmente raffinata nel trattamento delle voci, lo portano ad essere direttore ideale nell’opera del Sette/ottocento e nel repertorio sinfonico/corale, nel quale è particolarmente specializzato.
Tra i molti concerti sono da segnalare le standing ovations al Teatro Colòn di Buenos Aires, l’esecuzione dell’Alexander’s Feast di Händel con il Coro e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia all’Auditorio Parco della Musica di Roma, I Vespri di Natale, diretti nella Basilica di San Marco a Venezia con l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice, i concerti in mondovisione per il Papa. E' stato membro del comitato scientifico della Fondazione Rossini di Pesaro, della Commissione artistica di Feniarco e di ECA-Europa Cantat, eha registrato numerose prime esecuzioni assolute e concerti dal vivo e in mondovisione per la RAI e le radiotelevisioni austriaca, belga, francese, olandese, slovena e brasiliana. Ha inciso per Amadeus, Decca, Deutsche Grammophon, EMI, Virgin; per Chandos Records ha inciso 4 cofanetti (Arianna di Benedetto Marcello, Requiem di B. Marcello, Messa per San Marco di Baldassare Galuppi, La Resurrezione di Lazzaro di Antonio Calegari) che hanno avuto un importante riscontro di critica e pubblico.
[Da molti anni atleta di triathlon, si dedica anche all’insegnamento, alla solidarietà e alla salvaguardia degli alberi]
[Tiene qualche masterclass ogni tanto e non gradisce essere membro di giuria in concorsi corali]
[Non è più interessato a lavorare in Enti lirici e Teatri d’Opera. Grazie comunque]